Résumé

Il settore secondario ha avuto un ruolo decisivo nel dettare l’entità e la velocità dello sviluppo urbano e infrastrutturale della regione alpina. Nell’era post-fordista il peso dell’industria e il suo ruolo progressista sono notevolmente diminuiti. I diversi territori della regione alpina hanno riposizionato il peso della propria economia, dove possibile, insistendo soprattutto sullo sfruttamento turistico intensivo e insediativo della montagna. Partendo dal presupposto che oggi il turismo non possa occupare in maniera esclusiva l’orizzonte dello sviluppo economico-urbano delle Alpi, questo contributo intende alimentare il dibattito attorno al futuro del settore secondario, con l’ipotesi che quest’ultimo sia in grado di dirigere, con maggiore equilibrio rispetto al passato e con consapevolezza ambientale, lo sviluppo socio-economico e socio-demografico dell’insieme dei territori alpini.

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